Riprendono le attività sportive delle persone con disabilità seguite da Fondazione Irpea: «Una preziosa risorsa per il loro benessere individuale e sociale»
«Quest’anno voglio fare almeno dieci mete» confessa Patrizia, ospite Irpea e atleta di mixed ability rugby. «Io invece voglio imparare a calciare» ribatte Luisa, sua prossima compagna di squadra. Il sogno di Samuel è invece quello di vincere i campionati mondiali che si terranno la prossima primavera in Spagna, a Pamplona. «Nel 2022, ai mondiali di Cork, in Irlanda, la mia squadra è arrivata ottava. Sarebbe fantastico andare in finale».
Con la nuova stagione alle porte, sono tanti gli ospiti dei Servizi alla disabilità Irpea che quest’anno vogliono raggiungere nuovi traguardi sportivi. Chi nel rugby, chi nel baskin, chi nel nuoto. Chi nella danza, nelle bocce o nel Nordic walking. Quello che conta – e accomuna la storia di tutte queste persone – è la voglia di superare i propri limiti.
«La nostra Fondazione crede fortemente nel valore dello sport come strumento di crescita ed emancipazione della persona con disabilità – racconta il direttore dei servizi alla disabilità di Irpea Stefano Stortolani – E per questo motivo, nei nostri progetti educativi inseriamo sempre la pratica di un’attività motoria o di una disciplina sportiva. Crediamo molto nel principio di autodeterminazione: riconosciamo e rispettiamo le preferenze e le volontà dei nostri ospiti, e lasciamo che siano loro a scegliere lo sport preferito, senza sostituirci nelle decisioni». Solo in questo modo, infatti, riconoscono di avere un ruolo attivo nella costruzione del proprio percorso, prendono fiducia nelle loro capacità, e trovano una strada realmente affine alle loro caratteristiche e predisposizioni. «Lo sport non è un bisogno accessorio – prosegue il direttore Stortolani – ma apre al dialogo, contribuisce alla costruzione dell’identità, all’autodeterminazione della persona, allo sviluppo e alla consapevolezza di sé, soddisfa il bisogno di appartenenza di ciascun individuo, crea coesione sociale, modifica le rappresentazioni sociali tramite categorie valorizzando la persona per ciò che è, e aumenta il capitale sociale di tutta la comunità». Generando, in questo modo, un benessere sia individuale che condiviso. «Grazie alla collaborazione di rete con il territorio e alle realtà ludico-sportive che lo abitano, lavoriamo per rendere la pratica sportiva accessibile e inclusiva, a disposizione cioè di ogni cittadina e cittadino, e praticabile da tutte e tutti. In questa stagione affiancheremo a percorsi già avviati come il progetto Abi Sport con Terra Libera Tutti, anche nuove iniziative come la partnership con la società sportiva Pallavolo Padova. C’è un grande fermento tra i nostri ospiti, non vedono l’ora di cominciare. E noi con loro».
Articolo pubblicato su La Difesa del Popolo:
https://www.difesapopolo.it/Fatti/Evviva-si-torna-in-campo.-Riprendono-le-attivita-sportive-delle-persone-con-disabilita-con-Fondazione-Irpea/(language)/ita-IT
Info sull'autore