NASCE ‘CASA PONTE’ PER L’ABITARE AUTONOMO DELLE PERSONE FRAGILI

NASCE ‘CASA PONTE’ PER L’ABITARE AUTONOMO DELLE PERSONE FRAGILI

DISABILITÀ: DA FONDAZIONE IRPEA ETS, PARROCCHIA E COMUNITÀ DI PONTE SAN NICOLÒ NASCE ‘CASA PONTE’, PER L’ABITARE AUTONOMO DELLE PERSONE FRAGILI.

Sostenuto dalla Fondazione Cariparo con il bando “Autonomia Più” e grazie al contributo di 11 associazioni e della comunità locale, il progetto “Gettiamo le basi per il nostro domani” offre a 6 persone con disabilità medio-lieve l’inserimento in un contesto abitativo inclusivo.

Una cucina spaziosa dove preparare i pasti, un ampio soggiorno dove trascorrere il tempo insieme, una bella terrazza in cui godersi le serate estive, un luogo accogliente dove vivere la propria vita. E’ un sogno per tanti, ma ancor più per Vera, Stefano, Mattia, Paolo e per le persone con disabilità come loro, che hanno bisogni e necessità di supporto diversi e, allo stesso tempo, un grande desiderio di indipendenza e autonomia.

Grazie alla Parrocchia di San Leopoldo Mandić, a tante associazioni, all’Amministrazione e all’intera comunità civile di Ponte San Nicolò, e grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Fondazione Oggi e Domani nell’ambito del bando “Autonomia Più”, Fondazione IRPEA ETS ha realizzato questo sogno con l’avvio del progetto di “Gettiamo le basi per il nostro domani” nel nuovo gruppo appartamento Casa Ponte.

L’appartamento posto al primo piano del Centro parrocchiale di S. Leopoldo Mandić a Ponte San Nicolò è un “nido protetto”, che accompagna le persone con disabilità seguite da Fondazione IRPEA nell’uscire dal proprio nucleo familiare di origine verso l’autonomia abitativa e un futuro di maggiore consapevolezza e autodeterminazione.

Mettere su casa è aspirazione che chiunque coltiva. Fino a qualche anno fa sembrava irrealizzabile per le persone con disabilità, oggi le famiglie sono la prima spinta per chiedere che i figli possano sperimentare esperienze come questa perché è un diritto delle persone, non solo in vista del domani” spiega la Presidente di Fondazione IRPEA ETS Margherita Miotto. “Casa Ponte nasce con una forte e precisa identità sociale, perché ribalta il paradigma del tradizionale avvio di un percorso di autonomia abitativa per la persona con disabilità. Il progetto prende forma e senso dalla manifesta volontà di una Comunità civile di impegnarsi concretamente per realizzare e sostenere nel proprio territorio un contesto abitativo per persone con disabilità. L’esigenza era di dare continuità a un’esperienza preziosa e necessaria avviata nell’ambito del volontariato, con un supporto e un servizio strutturato garantito da Fondazione IRPEA.

Casa Ponte diventa così il simbolo di una Comunità accogliente che si propone e si mette a disposizione per includere nel suo territorio giovani adulti con disabilità. Il nuovo gruppo appartamento è un ulteriore passo nel consolidamento e nella diversificazione della filiera dell’abitare che Fondazione IRPEA ETS ha sviluppato a partire dal 2007 e un risultato importante per celebrare il nostro 40esimo”.

“La disabilità esprime domande e bisogni che investono numerosi ambiti della vita della persona e del contesto in cui essa è inserita e richiede di conseguenza una pluralità di risposte” spiega il direttore dei servizi residenziali per persone con disabilità Stefano Stortolani. “La realizzazione del diritto delle persone con disabilità a vivere in modo indipendente e a essere incluse nella comunità è una scelta programmatica che lo Stato e gli Enti del terzo Settore accreditati, come la nostra Fondazione, stanno perseguendo con convinzione da tempo. Il gruppo appartamento è una formula di coabitazione appropriata alle aspirazioni di indipendenza di queste persone, rilevate anche dai Servizi Territoriali”.

“Casa Ponte è un tassello nuovo per il nostro territorio e motivo di profondo orgoglio – ha commentato il Sindaco di Ponte San Nicolò Gabriele De Boni – abbiamo raccolto il seme piantato dal mio predecessore e l’abbiamo portato avanti con tanta dedizione. Come comunità abbiamo fatto rete e creato connessioni per accogliere le persone con disabilità, che sono fondamentali perché da loro impariamo cosa significa avere talenti differenti”.

All’inaugurazione sono intervenuti anche Don Gino Masiero Parroco di San Leopoldo Mandić – Ponte San Nicolò e il suo predecessore Don Paolo Bortolato, il Consigliere Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Francesco Bicciato, che ha sottolineato l’importanza del progetto come esempio replicabile, Eleonora Bonotto per la Fondazione Oggi e Domani, la Presidente dell’Associazione Ponte sul Domani, Paola Zecchino, Tania Mattarello dell’ULSS 6 Euganea, associazioni, partner e sostenitori del progetto.

Un progetto partito dal basso

Accogliendo gli stimoli dell’Associazione “Ponte sul Domani”, un vero e proprio cantiere locale sulle problematiche della disabilità, la Parrocchia di S. Leopoldo Mandić ha condiviso le finalità del progetto e ceduto in usufrutto per 10 anni ad IRPEA l’appartamento ex canonica, situato nell’immobile del Centro Parrocchiale.

Altra peculiarità del progetto, portato avanti con il coinvolgimento e la stretta collaborazione del Comune di Ponte S. Nicolò e di 11 Associazioni del territorio, consiste nel prevedere che alcuni beneficiari dell’intervento siano cittadini del Comune stesso.

Comune e associazioni – in primis la Parrocchia di S. Leopoldo di Ponte S. Nicolò Mandić insieme a Ponte sul Domani, Corti a Ponte, Associazione Gemellaggi, Amici del Mondo, Basket Roncaglia, Circolo NOI S. Leopoldo, con i sostenitori Famiglie delle Persone con Disabilità Irpea, Amici dell’Irpea, Milan Club Abano Terme e Moto Club Padova – garantiscono la collaborazione con la rete territoriale e agevolano la partecipazione degli ospiti ad attività educative e ricreative esterne organizzate sul territorio, favorendo l’integrazione sociale e una migliore qualità della vita.

Il progetto di inserimento ha la durata di 3 anni e prevede la costruzione di un percorso individuale, costruito sulle esigenze e sulle aspirazioni di ciascun ospite, in cui la persona è attore primario al centro del proprio progetto di vita, assieme alla famiglia.

Nel corso della permanenza nel gruppo appartamento, ogni ospite svilupperà le capacità di cura della persona, degli spazi personali e condivisi, di gestione della routine quotidiana e delle attività domestiche ed extra-domestiche come l’utilizzo dei mezzi pubblici, dall’acquisto dei biglietti ai percorsi a piedi, l’utilizzo di smartphone e mezzi di comunicazione digitali, la gestione degli imprevisti. Al termine del progetto, l’ospite avrà un bagaglio di autonomie personali, sociali, di comunità, e capacità di relazione e di collaborazione all’interno della comunità.

Casa Ponte

L’appartamento si trova al primo piano del Centro Parrocchiale, con ingresso indipendente al quale si accede con scale o ascensore, e ha una superficie di circa 200 mq.

I locali comprendono ingresso, ripostiglio, ampia cucina, ampio soggiorno, lavanderia, terrazzo, 4 camere da letto, 3 bagni, e uno spazioso corridoio. Grazie al finanziamento di 100.000 euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il bando “Autonomia Più”, nell’appartamento è stato effettuato un intervento di manutenzione complessiva e di adattamento all’uso ed è stato inserito l’arredamento completo per creare una ambiente domestico adeguato alle esigenze abitative delle persone con disabilità inserite. Sono così state sviluppate le migliori condizioni di abitabilità dei locali che, senza perdere i connotati di una casa, presentano le migliori funzionalità di una residenza collettiva specificamente dedicata a persone con disabilità.

I beneficiari

Il progetto prevede l’inserimento di 6 persone con disabilità medio-lieve in un contesto inclusivo. Dopo una fase di training, il gruppo appartamento è stato avviato con tre persone adulte seguite da IRPEA.

L’obiettivo è di accrescere le loro esperienze all’interno di un nuovo contesto residenziale autonomo, nel rispetto del progetto di vita, dell’autodeterminazione e del ruolo sociale.

I tre coinquilini vengono supportati da uno staff di educatori e operatori IRPEA con azioni educative per migliorare le competenze pratiche fondamentali per la gestione della quotidianità, degli aspetti relazionali e del tempo libero, considerando anche le attività giornaliere, occupazionali o lavorative.

In tutto il percorso viene curato il coinvolgimento delle famiglie di origine, con l’obiettivo di garantire la prosecuzione del progetto con diverse forme di sostegno.


Comunicato stampa del 10/05/2025, Fondazione I.R.P.E.A. Istituti Riuniti Padovani di Educazione e Assistenza ETS – www.irpea.it
Fondata nel 1985, è una delle più antiche e radicate realtà padovane del welfare. Ha sede in via Beato Pellegrino 155 a Padova e attualmente impegna 220 dipendenti a servizio di un’utenza di 1.500 persone. Da 40 anni si occupa di servizi per l’abitare e per l’inclusione di persone con disabilità e di sostegno alle loro famiglie, di educazione ed istruzione (nidi integrati, scuole dell’infanzia e primaria), formazione professionale con corsi diurni e pre-serali, servizi al lavoro, ospitalità per studenti universitari e lavoratori.

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