I sei centri diurni sempre più integrati nel territorio, ciascuno con la sua peculiarità. Dal San Giuseppe a Padova a Villa San Francesco a Camposampiero e Santa Rosa all’Arcella
Scuole di autodeterminazione, palestre di autonomia, ma anche spazi per lo sviluppo di una cittadinanza attiva.
«A 40 anni dalla nascita della Fondazione, i nostri sei servizi semiresidenziali per persone con disabilità si stanno reinventando in veri luoghi di comunità» racconta il direttore servizi alla disabilità Irpea Stefano Stortolani. Stanno cioè abbandonando il luogo simbolo del loro esistere – i locali fisici del centro diurno – per trasformarsi in nuovi spazi inclusivi sempre più integrati nella comunità territoriale circostante. «In questo modo, la persona con disabilità che si affida ai nostri servizi non solo sperimenta competenze personali che la portano a raggiungere i suoi obiettivi di vita, ma diventa anche cittadina consapevole, fruitrice di servizi nel territorio, protagonista attiva del suo agire».
Ogni sede in questo modo ha una sua unicità, frutto della relazione tra il contesto territoriale, le competenze e le passioni dei professionisti e le esperienze condivise con i gruppi di ospiti. «Sono questi elementi a plasmare, insieme, l’identità del centro». Il diurno Villa San Francesco di Camposampiero si caratterizza, ad esempio, per le sue collaborazioni con alcune realtà del territorio. Il Comune, che coinvolge settimanalmente alcuni ospiti nella cura degli spazi verdi di Villa Campello, la fattoria sociale Un Passo Avanti di Massanzago, presso cui si sperimenta il contatto diretto con animali e natura, e l’associazione Nordic Walking Brenta. Significativa novità di quest’anno sono l’esperienza di gestione del “Progettualità bar” avviato insieme al Circolo Noi della parrocchia di Santa Giustina in Colle e la collaborazione con la Caritas di Camposampiero. A connotare il Santa Rosa, invece, è la realizzazione di opere artistiche tramite la tecnica del punzecchio, nata dalla passione artistica di due operatrici, e la partecipazione a reti associative che organizzano iniziative aggregative nel quartiere Arcella, come gli eventi in Largo Debussy, la pulizia del parco Ongaro-Basaglia, le manifestazioni Arcella Bella, la Corri Arcella e le collaborazioni con la parrocchia di San Carlo e con la compagnia Tam Teatromusica. Caratteristica distintiva del San Giuseppe è la collaborazione con diverse scuole del territorio padovano, avviata inizialmente attraverso percorsi di Pcto. «Quest’anno abbiamo organizzato dei percorsi di co-progettazione educativa con due scuole primarie e una secondaria di primo grado di Padova e una primaria di Rubano – aggiunge Stortolani – Collaborando con i ragazzi lavoriamo per favorire una cultura dell’accoglienza, il rispetto delle diversità, contribuendo a costruire una società inclusiva, in cui le persone con disabilità possono esprimere le proprie capacità e assumere ruoli attivi».
Altre attività
Un’ulteriore serie di proposte arricchisce il quadro dei servizi Irpea per le persone con disabilità:
“E-state insieme”
Iniziato il 16 giugno e fino al 25 luglio Irpea e Azienda Ulss 6 Euganea organizzano “E-state insieme”, centro ricreativo over 14, nato dalla necessità di creare luoghi di aggregazione per adolescenti con disabilità al termine del periodo scolastico. Appuntamento dal lunedì al venerdì, dalle 08.30 alle 15.30, in via Beato Pellegrino a Padova.
Aut-door
È il progetto Irpea attivo dal 2024 rivolto ad adolescenti nello spettro autistico e con disabilità intellettiva tra i 14 ai 20 anni di età. Lavora affinché i ragazzi possano fare esperienze di autodeterminazione, sviluppare una visione positiva del sé e migliorare la loro qualità di vita. Per info: gruppoautdoor@irpea.it
Sostegno domiciliare
Attraverso gli interventi di sostegno a domicilio o di sollievo alle famiglie, gli operatori Irpea attivano percorsi personalizzati di accompagnamento all’autonomia direttamente nelle abitazioni delle persone con disabilità o all’interno delle residenze della rete.
Formazione e rete con le famiglie degli ospiti
La relazione con le famiglie è una componente costante del lavoro educativo di Irpea, sostenuta anche attraverso momenti formativi e informativi dedicati al tema della Vita indipendente.
Coltiviamo il nostro futuro
Progetto di agricoltura urbana e sociale rivolto a circa 20 persone con disabilità. Info social: @Coltiviamo il nostro futuro – Fondazione Irpea-Ets
Segui i profili social @Servizi per l’abitare e per l’inclusione IRPEA ETS.
La Difesa del Popolo del 20/07/2025:
https://www.difesapopolo.it/fondazione-irpea-i-sei-centri-diurni-sono-luoghi-di-comunita/




















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