Una bellissima giornata all’insegna del relax e del divertimento accolti e coccolati dall’associazione CrossAbili, i nostri amici spericolati che rendono possibili esperienze e sogni per noi spesso difficili o irraggiungibili.
All’arrivo una calda accoglienza con una buona colazione, poi abbiamo pescato, ognuno affiancato da un pescatore esperto, 7 pesci ciascuno, a gara a chi ci metteva meno tempo!!!
Un ottimo pranzo: un Food Truck ci ha preparato degli ottimi panini, con una enorme scelta di varietà e gusti e con le immancabili patatine fritte.
E per non farci mancare nulla, anche un bel giro in moto con il campione di Free style e motocross Alvaro Dal Farra e la premiazione per la nostra abbondante pesca!
Grazie a Mattia Cattapan e a tutti i suoi collaboratori che pensano per noi giornate divertenti e le arricchiscono con attenzione e cura.
“Questo periodo che abbiamo trascorso e dentro il quale siamo ancora immersi, molto complicato per le restrizioni dovute al Covid-19, che ha visto tante porte chiuse, tanti muri e barriere, tante privazioni e distanziamenti, tante difese e maschere, non ha fatto, però, venir meno al Centro Diurno Santa Rosa lo spirito di accoglienza e inclusione, di ospitalità e cordialità. Con il numero del magazine “Si può fare” di aprile abbiamo voluto ripercorrere le nuove relazioni che, nonostante questo tempo così faticoso, abbiamo potuto instaurare: si tratta di nuovi Ospiti che, hanno iniziato a frequentare i nostri gruppi, di Operatori che hanno iniziato a collaborare con i colleghi, di Tirocinanti che hanno svolto o stanno svolgendo in questi giorni il loro periodo di stage. Tra queste persone inserisco anche me stesso, perché da alcuni mesi sono stato accolto al Centro Diurno per succedere come Coordinatore a Maria Pia Peserico, andata in pensione a fine settembre 2020. Ringrazio tutti per la disponibilità dimostratami e mi auguro che questo spirito di inclusione, di apertura e accoglienza non venga mai meno e possa ancor più manifestarsi nel momento in cui anche le nostre porte potranno aprirsi a tutti senza limitazioni e vincoli.”
Alternanza Scuola-Lavoro in Irpea. Gli utenti del centro diurno San Giuseppe hanno raccontato il mondo della disabilità agli studenti dell’Istituto tecnico superiore Leonardo da Vinci di Padova. E’ stato uno scambio di esperienze e un confronto di vite.
Parlare semplicemente di Alternanza Scuola-Lavoro – o di P.C.T.O. (PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO) come è stata rinominata recentemente – sarebbe davvero riduttivo. Perché quello che, tra gennaio e febbraio scorsi, sono riusciti ad organizzare insieme Fondazione Irpea e Istituto superiore Leonardo da Vinci di Padova, ha veramente un valore speciale.
La scuola ha richiesto di raccontare il tema della disabilità agli alunni delle classi quinte quindi. Si sono quindi organizzati 4 incontri virtuali in cui approfondire l’argomento sia dal punto di vista teorico che pratico. Si è parlato di percezione della disabilità, qualità della vita e benessere della persona. Per i ragazzi la parte più arricchente è stata ascoltare i racconti degli ospiti del centro Diurno San Giuseppe. Matteo ha raccontato loro dei Laboratori OnLine: «Una delle attività più belle è la realizzazione dei video tutorial. Attendiamo tutti con trepidazione il lunedì perché è il giorno in cui possiamo vedere come stanno gli amici degli altri centri e in cui possiamo contribuire insieme alla realizzazione di un nuovo filmato». Con Giorgio, grande conoscitore di attualità, hanno invece avuto modo di confrontarsi sul tema della DAD (Didattica a Distanza). Mentre Jean Pierre si è occupato del controllo su tutta l’impiantistica informatica e del suo funzionamento durante gli incontri.
L’obiettivo era riuscire a creare un’occasione di inclusione scavalcando il problema del distanziamento fisico. Il fine è stato fortemente raggiunto attarverso attività diversificate, creative, insolite per la normale quotidianità della formazione e gli ospiti hanno avuto davvero un ruolo attivo e si sono sentiti protagonisti.
Si auspica che nel futuro vi possano essere ulteriori collaborazioni con il mondo scolastico per farci portatori di nuove e profonde riflessioni da condividere anche con le studentesse e gli studenti padovani sul tema della disabilità e dell’inclusione sociale.
Noi di Fondazione IRPEA siamo consapevoli dell’importante cambiamento in atto, in ogni ambito. Anche nel sociale il valore dell’INNOVAZIONE TECNOLOGICA è divenuto fondamentale poiché implementa strumenti di vicinanza e fornisce applicazioni volte a migliorare i servizi e le attività a SOSTEGNO DEI BISOGNI DELLE PERSONE. Con questa prospettiva abbiamo intrapreso un percorso ambizioso, prezioso e potente, per trasformare le difficoltà contingenti in opportunità.
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