Missione Bucarest!

Missione Bucarest!

All’interno del progetto Erasmus+ “DARE – Domiciliary Assistance REvisited through Integrated Sevices”, dal 10 al 12 di gennaio 2018, una delegazione IRPEA, formata da Silvia Salmaso, Sara Vidali, Fabiano Prevedello, Stefano Spreafichi e Stefano Stortolani, si è recata in missione a Bucarest in Romani.

La nostra delegazione lì si è incontrata con le delegazioni degli altri enti partner provenienti da Corsica, Portogallo, Belgio e Romania.
Il progetto verte su un aspetto particolare del welfare europeo: i servizi per l’assistenza domiciliare.

I principali bisogni dell’attuale sistema dei servizi di assistenza sono quelli di sperimentare modelli organizzativi più efficienti, ma soprattutto di rimodellare i profili (professionali) e le competenze (formali ed informali) del personale coinvolto nelle diverse fasi del processo di cura/assistenza:

  • superando la tradizionale divisione dei servizi socio-assistenziali basata su gruppi target – adulti disabili, minori disabili, anziani, per avvicinarsi ad un approccio olistico dell’assistenza domiciliare;
  • introducendo un servizio di formazione/riqualificazione continua, in modo da permettere alle famiglie di contrattare (collaborare con) figure qualificate della cura/dell’assistenza o con volontari in possesso di quelle competenze trasversali che permettono di affrontare più tipologie di interventi e di beneficiari;
  • proponendo dei percorsi formativi per le figure informali remunerate che operano già nei contesti dell’assistenza a domicilio, spesso con scarse competenze specifiche, del tipo “badanti”, “colf”;
  • migliorando la qualità di vita delle persone assistite, dei caregiver familiari (che spesso rinunciano ad una propria vita personale) e dei caregiver informali (spesso donne immigrate);
  • garantendo una risposta articolata, anche in situazioni di emergenza, alle molteplici tipologie di richieste di informazioni, assistenza, orientamento e collegamento con le istituzioni pubbliche responsabili;
  • introducendo, oltre ai servizi flessibili (in termini di orari e di continuità) dedicati alla cura di persone non auto-sufficienti, dei “servizi spot”, che rispondano a esigenze di tipo gestione domestica, interventi di manutenzione a domicilio, baby-sitting, assistenza dopo-scuola, supporto per minori con difficoltà di comportamento e di apprendimento, ecc…

La visita è stata fruttuosa, anche se dei cinque partner la Romania è forse quello in una fase ancora iniziale di sviluppo del welfare.

Prossima tappa Bruxelles!

Info sull'autore

Redazione IRPEA administrator