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ARCELLA, UN NUOVO MURALE RACCONTA LA VITA DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

COMUNICATO STAMPA del 21/10/2023

Grandi mani che lavorano, una persona in carrozzina che si prende cura del verde e una lunga scritta bianca: “Le mie abilità sono più forti delle mie disabilità”. In via Palladio 51, sul lungo muro che racchiude i locali e il giardino interno del Centro diurno Santa Rosa di Fondazione IRPEA ETS, da qualche giorno c’è un nuovo murale che colora e abbellisce questa zona dell’Arcella, realizzato con Associazione Domna e assieme agli ospiti del centro.

“Il murale racconta di noi e di quello che facciamo” spiega Nadia, una delle persone che frequentano il centro diurno per persone con disabilità a nome di tutti gli ospiti che hanno lavorato alla realizzazione del murale “è stato bello usare le bombolette di colore spray e vedere il risultato finito”.

Il murale non è solo un altro tassello del progetto di rigenerazione urbana dell’Arcella attraverso la street art, ma è soprattutto un simbolo visibile del percorso di trasformazione che il Santa Rosa ha intrapreso negli ultimi mesi. “Vogliamo aprirci alla comunità, vivere il quartiere e il territorio di cui facciamo parte e coinvolgerlo nelle nostre attività. Per questo abbiamo deciso di trasformare un muro che divide, in un’opera che racconta ciò che siamo” ha sottolineato la coordinatrice del Santa Rosa Silvia Salmaso.

Ora il muro sembra non esserci più, non c’è più la separazione tra dentro e fuori e il murale è un invito a entrare e scoprire il centro con le sue attività. L’inaugurazione de “Il muro che racconta” è diventata così l’occasione per aprire le porte, per mostrare i laboratori creativi e e i prodotti artistici – il Santa Rosa ha da sempre una vocazione per le attività di carattere artistico – dal punzecchio, alle lanterne, alle nuove shopper in tela decorate con gli stencil, fino alle creazioni verdi realizzate con il gruppo di agricoltura sociale di IRPEA ETS ‘Coltiviamo il nostro futuro”.

Ed è stata anche l’occasione per visitare il nuovo laboratorio di orticultura e giardinaggio, l’hortus conclusus del Centro, che vuole diventare uno spazio di socialità accessibile, in particolare alle scuole, ai gruppi associativi, alle persone anziane del territorio. “I nostri ospiti, con l’aiuto esperto delle persone del gruppo ‘Coltiviamo’ , hanno creato orti a terra, orti rialzati e orti adattati per il lavoro in carrozzina, utilizzando legno riciclato per i vasconi. Qui coltivano prodotti biologici, piccoli ortaggi e erbe aromatiche, che abbeverano con sistemi che sfruttano l’acqua piovana, in un piccolo ecosistema autosufficiente. Hanno anche curato un lavandeto con cui realizziamo composizioni e oggettistica come i sacchettini profumati per la biancheria” spiega Salmaso.

“Per i servizi diurni significa diventare in grado di generare innovazione sociale – ha sottolineato durante la cerimonia inaugurale la Consigliera di Fondazione IRPEA ETS Paola Ancona – dando valore al lavoro di rete nel territorio. Significa favorire l’autonomia favorendo percorsi di conquista di una condizione adulta delle persone con disabilità. In quest’ottica il Centro diurno Santa Rosa vuole avviare progetti con le scuole, le associazioni, la comunità che permettano alle persone coinvolte di accrescere le loro competenze, potenziare le loro autonomie personali e relazionali e di avviare progetti inclusivi con il territorio”.

“Qui in quartiere Arcella abbiamo iniziato a creare delle reti sociali, ora dobbiamo consolidarle e questa è un’occasione preziosa per andare avanti tutti insieme e far emergere lo spirito di solidarietà” ha commentato il Consigliere del Comune di Padova Pietro Bean. Presenti all’inaugurazione anche Silvia Belotti dell’Associazione Domna, che ha curato i laboratori artistici sfociati nella realizzazione collettiva del murale, il direttore generale di IRPEA Stefano Rizzo, la Presidente delle Famiglie persone con disabilità di IRPEA Laura Dalla Nora Pradella e il Presidente degli Amici dell’IRPEA Silvio De Toni, associazioni che insieme alla Confraternita dei bigoi al torcio hanno sostenuto il progetto.

Alcune foto dell’evento:


Fondazione I.R.P.E.A. Istituti Riuniti Padovani di Educazione e Assistenza ETS www.irpea.it
È una delle più antiche e radicate realtà padovane del welfare. Ha sede in via Beato Pellegrino 155
a Padova e attualmente impegna 220 dipendenti a servizio di un’utenza di 1.500 persone,
occupandosi di promozione delle persone con disabilità e di sostegno alle loro famiglie, di
educazione ed istruzione (nidi integrati, scuole dell’infanzia e primaria), formazione professionale
con corsi diurni e pre-serali, servizi al lavoro, ospitalità per studenti universitari e lavoratori.

Ufficio Stampa: P.R.Consulting s.r.l.

Torna IRPEA in Festa con la lotteria di beneficenza

Il 9 e 10 giugno, sport, musica e cucina per conoscere la Fondazione.

Il 9 e 10 giugno la Fondazione IRPEA-ETS e l’associazione Amici dell’Irpea aprono alla comunità il Parco Verde e il Chiostro degli Ulivi per due serate di sport, musica e gastronomia con IRPEA in Festa. Venerdì 9 giugno la serata è dedicata a famiglie e ospiti dei servizi alla disabilità. Sabato 10 l’invito a conoscere le attività e le persone della Fondazione è rivolto a tutta la comunità. Dalle 19 la cucina propone gnocco fritto con accompagnamento di musica dal vivo con Saba De Rossi, esibizioni di pallavolo, esposizione dell’Apecar con giardini in bottiglia, piantine, oggetti decorativi realizzati dal gruppo Coltiviamo il nostro futuro e mostra degli creazioni artigianali degli ospiti.

“Finalmente torna un appuntamento molto sentito in Fondazione IRPEA ETS, che ci permette di mostrare i progetti di portati avanti all’interno dell’ente e con i partner del territorio – commenta la Presidente Margherita Miotto – Oggi questa occasione di aggregazione ha una valenza ancora più importante di riapertura verso l’esterno e le persone sono impazienti di mostrare le proprie realizzazioni. Tutte le attività di IRPEA in festa contribuiscono a sostenere le diverse progettualità”

Immancabile la lotteria di beneficenza per raccogliere fondi a sostegno dei progetti di autonomia e inclusione. L’estrazione dei 20 premi, dallo smart watch alla bici pieghevole, dalla giornata in SPA ai ‘quadrotti verdi’, sarà sabato 10 giugno, a chiusura delle due serate.

Programma su www.irpea.it

Fondazione I.R.P.E.A. Istituti Riuniti Padovani di Educazione e Assistenza   www.irpea.it

è una delle più antiche e radicate realtà padovane del welfare. Ha sede in via Beato Pellegrino 155 a Padova e attualmente impegna 220 dipendenti a servizio di un’utenza di 1.500 persone, occupandosi di promozione delle persone con disabilità e di sostegno alle loro famiglie, di educazione ed istruzione (nidi integrati, scuole dell’infanzia e primaria), formazione professionale con corsi diurni e pre-serali, servizi al lavoro, ospitalità per studenti universitari e lavoratori.

Comunicato stampa del 5/06/2023.

IRPEA-ETS, storie di pulmini e autonomie

Due nuovi mezzi acquistati grazie al contributo della campagna ‘Natale Solidale’ per ampliare il parco mezzi della Fondazione e sostenere la vita indipendente.

Marco adora i pulmini in tutte le loro forme, memorizza targhe, colori, modelli. Nicola e Luciano amano il rombo dei motori: spettano a loro i posti a fianco dell’operatore-autista nelle gite fuori porta. Invece Omar, lo sportivo della Fondazione, ha bisogno del pulmino per raggiungere i campi da rugby, le piscine Plebiscito, gli appuntamenti di Sport Anch’io del Comune di Padova, il corso di ballo e per seguire le trasferte alle partite del Milan e della Pallavolo Padova. Anche Tommy adora i motori ed è incaricato di accompagnare gli operatori al car wash per il lavaggio periodico dei mezzi di trasporto della Fondazione. Ed è proprio lui che oggi ha fatto brillare i due nuovi mezzi, acquistati per ampliare l’autoparco di Fondazione I.R.P.E.A. ETS grazie anche alla campagna solidale natalizia “il buono che fa del bene”.

“Grazie a tutti i donatori che a Natale, per i propri regali, hanno acquistato i prodotti della campagna di raccolta fondi “l buono che fa del bene – ricorda la Presidente di Fondazione IRPEA ETS Margherita Miottoè anche grazie al loro sostegno che abbiamo potuto acquistare due nuovi mezzi ora a disposizione degli spostamenti dei nostri ospiti. Questi mezzi non sono accessori, ma sono parte del servizio svolto da IRPEA. Infatti favoriscono la realizzazione dei progetti di vita indipendente delle 200 persone seguite dalla Fondazione e tutte quelle attività di socializzazione, come lo sport, le gite, i laboratori, cui partecipano quotidianamente”.

Alla cerimonia di inaugurazione dei due nuovi pulmini, due Fiat Ducato da 9 posti totali di cui 2 riservati al trasporto delle carrozzine, allestiti e attrezzati da Class Allestimento Veicoli srl, erano presenti anche il Direttore di IRPEA Stefano Rizzo, la Presidente dell’Associazione Famiglie con Disabilità IRPEA Laura Dalla Nora Pradella, il direttore dei servizi alla disabilità IRPEA Stefano Stortolani, una rappresentanza degli Amici dell’IRPEA, alcuni donatori e molti ospiti della Fondazione.

Cerimonia inaugurazione pulmini IRPEA-EST
Padova, 28 marzo 2023
Cerimonia inaugurazione pulmini IRPEA-EST
Padova, 28 marzo 2023

Tra loro anche Marco, Omar, Nicola e Luciano, Tommy, ma anche Leonardo, che in pulmino raggiunge le piscine del centro sportivo Plebiscito, Licia e Mirco che il mercoledì  vanno agli allenamenti settimanali di Baskin e Francesco, Nicola, Massimiliano, Monica, Antonella, Marcello, Elisa, Loredana, Giorgio, che al giovedì usano il pulmino per frequentare il corso di ballo alla palestra GYMup di Padova.

Un adeguato parco mezzi, con capienze e allestimenti differenziati a seconda delle necessità, è fondamentale per assecondare le aspirazioni di ciascuno di loro e per organizzare progetti individuali di vita indipendente personalizzati. Ad oggi sono 7 pulmini e 2 auto attrezzate, ma ancora non bastano. Per questo, anche la campagna 5×1000 IRPEA 2023 sarà finalizzata anche all’ampliamento del parco mezzi della Fondazione.

Cerimonia inaugurazione pulmini IRPEA-EST
Padova, 28 marzo 2023
Cerimonia inaugurazione pulmini IRPEA-EST
Padova, 28 marzo 2023

Inaugurato il BATTISTI 239

“BATTISTI 239 – CONDOMINIO INCLUSIVO A PADOVA”: AL VIA IL NUOVO PROGETTO DI COABITAZIONE E VICINATO SOLIDALE PROMOSSO DA IRPEA.

La nuova frontiera dell’inclusione abitativa: dal gruppo appartamento al condominio.

Un lungo portico, delle grandi facciate gialle e tante finestre che si aprono su Via Cesare Battisti. È qui, nel cuore della città, che Fondazione IRPEA ha deciso di dar vita al suo nuovo percorso di coabitazione e vita indipendente per giovani-adulti con giovani-adulti con lievi difficoltà. Il “Battisti 239 – condominio inclusivo a Padova”, infatti, è un progetto di inserimento e accompagnamento all’autonomia unico, perché declinato all’interno di un contesto condominiale e di vicinato preesistente, con inquilini e famiglie di diversa età e condizione.

A tenere a battesimo all’innovativo progetto – che rientra nella più ampia pianificazione di una nuova filiera dell’abitare inclusivo a carico di Irpea – sono stati oggi il Presidente della Fondazione Armando Gennaro, l’Assessora alle politiche educative e scolastiche del Comune di Padova Cristina Piva, la Direttrice dei Servizi Socio-Sanitari dell’Azienda ULSS 6 Euganea Chiara Corti e Don Luca Facco, dalla Diocesi patavina. Presenti al taglio del nastro anche Margherita Miotto e Marisa Mantoan del CdA Iprea, il Direttore Generale Stefano Rizzo con il Direttore del settore Disabilità Stefano Stortolani, la Presidente Federsolidarietà Padova “in rappresentanza degli enti appartenenti alla Rete Patto per lo Sviluppo” Tiziana Boggian, la Presidente dell’Associazione Famigliari Persone con Disabilità Laura Dalla Nora Pradella, il Vicepresidente degli Amici dell’IRPEA ,gli inquilini del condominio e l’attore padovano Pierpaolo Spollon.

“Oggi è un buon e bel giorno per la Fondazione, ma anche per la città di Padova, perché aggiungiamo un nuovo tassello al settore dei servizi alla disabilità e alla filiera dell’abitare che in Irpea stiamo fortemente coltivando. Dalle comunità alloggio ai gruppi appartamento al Condominio Inclusivo, il distacco dalle aree protette della Fondazione è stato crescente, come crescente è stata l’autonomia delle persone con disabilità”.

“Il Condominio Solidale dà la possibilità alle persone che accoglie di vivere la vita secondo le proprie esigenze e aspirazioni nel principio dell’autodeterminazione – ha commentato l’Assessora Cristina Piva – è una realtà che fa luce sull’importanza della persona e della sua autonomia, è un’idea fantastica per far capire che la società si costruisce attorno a persone che si riuniscono in una comunità”.

“Le persone non hanno bisogno solo di un luogo di cura, ma anche di luoghi di lavoro, di crescita e di formazione – ha dichiarato la Direttrice Corti – e la filiera dell’assistenza alle persone con disabilità si sta sviluppando in luoghi sempre più inseriti all’interno del territorio, permettendo alle persone di raggiungere la salute e l’autonomia in un contesto integrato”.

“E’ necessario ripensare il modello di assistenza, di rete e comunità a misura della persona più fragile” ha ricordato la Presidente di Federsolidarietà Tiziana Boggian.

Battisti 239 – Condominio inclusivo a Padova
Al Battisti 239 ci sono 11 appartamenti, 9 dei quali di proprietà di Irpea. Al secondo piano vivono Dario e Samuel. Due grandi amici che, con il supporto degli educatori e operatori socio-sanitari Irpea, stanno sperimentando un percorso di coabitazione e vita indipendente per sviluppare ed accrescere la propria autonomia abitativa e relazionale. Dario svolge un tirocinio, mentre Samuel fa un’esperienza lavorativa in una Fattoria Sociale.
Come loro, al terzo piano, ci sono poi altre due nuove inquiline impegnate in un percorso di emancipazione. Si chiamano Annalisa e Giuliana, e durante la giornata svolgono anch’esse attività occupazionali e lavorative nel territorio padovano.

Ma quello del “Battisti 239” è un contesto abitativo ben più eterogeneo. Alle storie di questi giovani-adulti con disabilità lieve, si affiancano infatti anche quelle di tanti altri inquilini che popolano il condominio e che attivano con i ragazzi virtuosi processi di buon vicinato. I coniugi Gianna e Lucio abitano qui da 30 anni, Susanna, psicoterapeuta, è entrata nello stabile che era ancora studentessa, mentre la Signora Elda vive qui dal 2003, ha una lunga vita alle spalle, segnata anche dal periodo fascista e dalla guerra. Ma al 239 di Via Cesare Battisti risiedono anche studenti, coppie, famiglie con figli.

Obiettivo: costruire un Condominio solidale e inclusivo
Da quando si sono trasferiti al “Battisti 239”, lo scorso marzo, Dario e Samuel si sono attivati per creare positive relazioni di vicinato: si sono presentati, porta a porta, a tutti gli inquilini, hanno organizzato un aperitivo nel cortile interno e hanno trascorso dei piacevoli momenti di svago con alcuni dei residenti. Con Lucio, ad esempio, si sono più volte incontrati per bere qualcosa alla sera nei locali del quartiere, mentre con la Signora Elda hanno giocato a carte e bevuto un caffè.
In questi primi mesi il progetto ha lasciato spazio all’allacciarsi delle relazioni informali, dando il tempo sia ai ragazzi di ambientarsi nella nuova casa che ai condomini di approcciarsi a questa nuova ottica inclusiva.

L’obiettivo a cui si lavorerà nei prossimi mesi sarà quello costruire un Condominio inclusivo, che prevede la disponibilità dei condomini di attivare processi virtuosi di buon vicinato, sostenendo il percorso di emancipazione di alcune persone con difficoltà che, a loro volta, si propongono come promotrici di azioni solidali in una situazione di reciproco scambio.

I progetti Irpea per la filiera dell’abitare
Da sempre vicina alle famiglie, specialmente in situazioni di fragilità, Fondazione I.R.P.E.A. risponde con formule innovative e personalizzate ai bisogni di assistenza diurna e residenziale, di autonomia e vita indipendente delle persone con disabilità e delle loro famiglie, riservando un’attenzione particolare al “Dopo di noi”, ovvero all’assistenza successiva alla scomparsa dei genitori o familiari più prossimi.

Tra i principali progetti Irpea per la filiera dell’abitare rientrano le comunità alloggio “Raggio di Sole” e “Don Franco Tescari” , il gruppo appartamento per persone con disabilità complessa e i gruppi appartamento “Ca’ Solare”.

M’illumino di meno nel segno dell’inclusione

LA CITTA DEI BAMBINI DI RUBANO PARTECIPA A M’ILLUMINO DI MENO NEL SEGNO DELL’INCLUSIONE. In vista della giornata del risparmio energetico del 26 marzo l’Istituto targato IRPEA pianta tre nuovi ciliegi grazie alla collaborazione dei diversi servizi della Fondazione.

Tre nuovi piccoli arbusti decorano il giardino della Scuola dell’infanzia e Nido integrato La Città dei Bambini di Fondazione Irpea, a Rubano. Simboleggiano l’adesione dell’Istituto a M’Illumino di meno, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili promossa da Caterpillar e Radio2 e programmata per venerdì 26 marzo.

Ma rappresentano anche un vero momento di inclusione ed integrazione tra i diversi servizi della Fondazione. Alla cerimonia di piantumazione, infatti, oltre il Direttore Irpea Stefano Rizzo e alla Coordinatrice de La Città dei Bambini Katia Scabello Garbin, ha partecipato anche un gruppo ristretto di alunni dell’Istituto con bisogni speciali – per i quali è garantita la scuola in presenza – e alcuni utenti del gruppo di agricoltura sociale “Coltiviamo il nostro futuro”.

L’evento rappresenta simbolicamente tutto il lavoro fatto da Fondazione Irpea per assicurare la presenza in aula dei bambini con necessità particolari e per garantire il costante coinvolgimento nelle attività dell’area disabilità.

«La piantumazione dei ciliegi è stato davvero un bel momento, apprezzato da tutti» racconta il Direttore Irpea Stefano Rizzo. «Gli utenti del gruppo serra, rinominati “i portatori di primavera”, si sono occupati del terreno, mentre i bambini, dediti al canto, hanno nominato uno per uno ciascuno dei tre alberi. È stato un bellissimo esempio di inclusione e collaborazione tra i diversi servizi. Su un tema – quello della sostenibilità e dell’ambiente – a cui, come Fondazione, siamo particolarmente legati. È verso questa direzione sempre più inclusiva e sempre più green, infatti,  che vogliamo lavorare per gli anni a seguire.»

L’audio dell’evento con i canti dei bambini è stato anche ripreso online da Caterpillar, la trasmissione radiofonica promotrice dell’iniziativa.

Ascolta il SALTO DI SPECIE dei bambini della scuola.

La campagna M’illumino di meno, nata nel 2005, chiede alle persone di spegnere per un giorno le luci superflue e ridurre i consumi abituali. Ma per l’edizione 2021 è stata arricchita anche di un secondo tema guida: quello del “Salto di specie”, ovvero l’evoluzione ecologica nel nostro modo di vivere, che dobbiamo assolutamente fare per uscire migliori dalla pandemia.

Comunicato stampa di Fondazione IRPEA del 24 marzo 2021.