Lo sport migliora la vita

Lo sport migliora la vita

Noi siamo estremamente convinti che lo sport aiuti a raggiungere obiettivi sia di tipo educativo che di benessere fisico e mentale.

«Da quando gioco a rugby la mia vita è cambiata, mi sento più allenata e mi sfogo» racconta Patrizia. «A me lo sport ha dato la possibilità di creare tante nuove amicizie» confessa Annalisa. «Io invece ho capito quanto sia importante aiutare gli altri compagni. Oltre all’energia bisogna sempre mettere anche la testa» conclude Samuel. A sentire i racconti dei nostri ospiti, ci si rende subito conto che non si tratta solo di un gioco. Per loro, infatti, quello sportivo, è un momento di vera e propria integrazione. È una parentesi ludica in cui hanno la possibilità di diventare parte attiva di un gruppo e di influenzare, in maniera decisa, la loro quotidianità.

«Per la persona con disabilità, l’attività sportiva rappresenta un importante momento di socializzazione e di benessere psico-fisico – racconta il direttore dei servizi alla disabilità Stefano Stortolani – È un valido strumento per lo sviluppo di potenzialità individuali e per l’acquisizione di competenze. Sperimentando esperienze di questo tipo, infatti, i nostri ospiti possono sentirsi parte di comunità e di contesti relazionali dove poter agire, scegliere, giocare, e vedere riconosciuto il proprio ruolo e la propria identità. Sviluppano maggior autoconsapevolezza, rafforzano la fiducia nelle proprie capacità e raggiungono, così, più alti livelli di autonomia».

L’offerta sportiva che Irpea riesce a garantire grazie ai partner, del resto, è così varia da consentire a ciascuno di trovare la propria collocazione. «Alcuni dei nostri ospiti praticano attività motoria, altri tai chi. Al centro diurno Villa San Francesco di Camposampiero, invece, sono specialisti nel nordic walking». Per gli amanti del gioco di squadra, poi, c’è il mixed ability rugby: la versione inclusiva della palla ovale, in cui persone con differenti abilità giocano fianco a fianco in un’unica formazione. «All’inizio del mese di giugno, sette nostri ospiti hanno partecipato ai mondiali a Cork, in Irlanda. La squadra maschile CRon Chivasso rugby onlus si è classificata ottava, mentre quella femminile Harlequeens si è aggiudicata la medaglia d’argento. Per tutto il gruppo è stata un’esperienza incredibile, che ha segnato un’evoluzione nel loro percorso di crescita».

Quella sportiva, del resto, è una delle progettualità che abbiamo messo in campo proprio per migliorare e valorizzare la qualità delle vita delle persone con disabilità. «Da quando abbiamo adottato questo modello, a inizio 2020, abbiamo lavorato affinchè i nostri ospiti diventassero protagonisti della loro quotidianità, si responsabilizzassero e si sentissero liberi di raggiungere i loro obiettivi personali» racconta il nostro direttore generale Stefano Rizzo. E a vedere i loro sorrisi, oggi, questa sembra proprio la strada giusta.

IMART 2022 Annalisa, Gloria, Jenny e Patrizia, insieme alle facilitatrici Sabrina e Valentina, hanno giocato nella squadra femminile internazionale Harlequeens, formata da italiane, equadoregne e argentine. Riccardo, Roberto e Samuel, accompagnati dai facilitatori Paolo e Marco, hanno invece gareggiato nella squadra maschile CRon Chivasso rugby onlus.

Articolo online su La Difesa del Popolo del 12 luglio 2022:
https://www.difesapopolo.it/Mosaico/Fondazione-Irpea.-Lo-sport-migliora-la-vita

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